ESPLORA LA TUSCIA
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Arte della Tuscia e la sua storia
L'arte della Tuscia viterbese riconosce almeno tre periodi che hanno arricchito in modo straordinario questa regione,
Il tempo degli Etruschi e dei Falisci, il Medioevo e il Rinascimento
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Il tempo degli Etruschi e dei Falisci.
L'arte della Tuscia di questo periodo si può vedere nelle loro città, e le loro opere si possono vedere a Tarquinia, nella straordinaria necropoli (patrimonio mondiale dell’umanità, UNESCO)
e nel suo bellissimo museo archeologico.
Notevoli le necropoli di Tuscania e San Giuliano in contesti naturali splendidi.
Ferento è un sito prima etrusco, poi romano, con il suo teatro ancora oggi utilizzato, in una continuità tipica di questi luoghi millenari.
Da non perdere è Sutri, con il suo anfiteatro romano e parco archeologico.
Si può aderire a ricchi Tour relativi al periodo più antico della Tuscia viterbese
Il tempo del Medioevo
Il tempo del medioevo ha forse ha lasciato le impronte più ricche e belle. Tutta Viterbo è medioevale, considerata la città medioevale meglio conservata in Italia. Il Palazzo dei Papi con la sua bellezza e la sua storia è il più rappresentativo, ma l’intera parte antica della città è il medioevo presente oggi, in particolare il quartiere di San Pellegrino, il più grande quartiere medioevale d’Europa. Va ricordata la piccola chiesa romanica di San Silvestro, dove si consumò un assassinio, citato da Dante nella Divina Commedia.
A Montefiascone si trovano la rocca de Papi, con vista eccezionale sul lago di Bolsena, e la chiesa di San Flaviano.
Da vedere i castelli e le rocche, testimonianza dell’importanza della zona, dove al medioevo si è spesso sovrapposto il Rinascimento.
Da vedere il castello del piccolo borgo di Vignanello, ancora abitato, ma visitabile, con uno splendido giardino, il castello, di Soriano, di Carbognano, di Civita Castellana, di Tuscania, di Vulci, di Bolsena, di Vasanello, la Torre di Chia, la Rocca dei Borgia
Il borgo di Vallerano offre un centro storico, quasi solo pedonale e incontaminato. Uscendo dal borgo e amminando tra boschi e noccioleti, lungo un sentiero non facilissimo si raggiunge l’eremo di San Salvatore, millenario, restaurato e colpevolmente abbandonato. Ancora (per quanto tempo?) visibili gli affreschi. Visita difficile, ma suggestiva.
Ancora a Vallerano la piccola chiesa romanica di Maria Santissima della Pieve.
A Vasanello si raccomanda la piccola chiesa romanica di S. Maria Assunta
Nel borgo di Civita Castellana da non perdere assolutamente il duomo e i suoi pavimenti
Il tempo del Rinascimento
Meno numerose le testimonianze, ma particolarissime.
Villa Lante a Bagnaia, con i suoi giardini spettacolari, Palazzo Farnese di Caprarola, il santuario del Ruscello a Vallerano, San Martino al Cimino e il suo palazzo Doria Pamphili, la Cattedrale di S. Margherita a Montefiascone, il parco dei mostri di Bomarzo. Il giardino rinascimentale del Castello Ruspoli di Vignanello. Segni di una ricchezza e di un’inusuale affezione al territorio.
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